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2010

Il centenario dell’ALFA ROMEO riveste nell’epoca attuale grande importanza anche perché invita a riflettere sui significati di una delle più grandi invenzioni dell’uomo, l’automobile. L’ALFA fin dai primi anni della sua fondazione ha conferito a questo mezzo una fisionomia che andava oltre quella di semplice mezzo di trasporto, dotandolo di un’anima sportiva, trasformandolo in un oggetto di passione e di desiderio. Tecnici, ingegneri, carrozzieri sono riusciti utilizzando materiali d’uso comune quali ghisa, alluminio, lamiera a creare macchine meravigliose, sintesi di sportività, fascino,prestazioni. Contraddistinte da un modo esclusivo di essere auto definibile come SPIRITO ALFA, un carattere inconfondibile, immediatamente percepibile, ma difficile da spiegare nella sua globalità perché coinvolge i sentimenti e suscita sensazioni a volte indescrivibili. Le ALFA degli anni 20 e 30, veri e propri capolavori per tecnologia e stile, erano riservate a pochi eletti per i loro altissimi costi. Nel secondo dopoguerra quando l’ALFA effettuò una svolta decisiva passando dalla produzione artigianale a quella industriale la GIULIETTA SPRINT diventava il simbolo non solo della rinascita della Casa Milanese ma anche dell’Italia che si risollevava dalle rovine della guerra e andava verso il miracolo economico. Per la prima volta una vettura che aveva tutte le caratteristiche peculiari del Marchio, quali design d’avanguardia, motore bialbero, raffinatezza meccanica e prestazioni al vertice veniva offerta ad un prezzo accessibile ad un numero sempre maggiore di appassionati.

Ing. Carlo Negri