Il raduno internazionale di vetture
storiche Alfa Romeo , tenutosi nelle Marche il 22 aprile u.s. , a
cura del Club “Il Bialbero” e che ha visto la partecipazione di 90
equipaggi,oltre a comprendere la visita a suggestive località
della Riviera del Conero si è anche distinto per un dibattito
culturale sugli avvenimenti che negli anni 60 e 70 permisero
all’Alfa d’imprimere una svolta nella produzione motoristica
italiana.
La manifestazione si è tenuta nella
sala consiliare del Comune di Loreto, presenti le autorità locali.
La relazione è stata effettuata dall’ing. Carlo Negri , presidente
del Club “Il Bialbero”, che ha diretto anche il successivo
dibattito . Sono state ripercorse le tappe di quel lungo periodo
di sperimentazioni e innovazioni che consegnò alla storia vetture
come la Giulietta,la Giulia,la GT .
Al termine è stato proiettato un
interessante video sulle vetture del Biscione,realizzato sempre
dal Club e recentemente trasmesso dalla emittente televisiva
regionale TV Centro Marche.
Il video si apre con la presentazione
di alcune prestigiose vetture storiche Alfa Romeo. Individuabili
la Giulietta , la Montreal , la Giulia , la Junior Zagato , la GTV
2000 , una ventina di modelli eleganti , scintillanti , e quello
che più conta , efficienti . Fanno bella mostra in posti ricavati
all’interno di un accogliente salone , ma non denotano staticità ,
all’inserimento della chiave ciascuna vettura si mette in moto ed
inizia il facile percorso verso l’uscita . Movimenti armonici ,
senza intoppi , senza sbavature , come si addice a vetture non
comuni , a vetture di razza .
Il presidente del Club Bialbero , ing.
Negri , sosta presso ciascun esemplare , ne traccia il profilo ,ne
racconta la storia . Non tralascia di considerare quanto i modelli
classici differiscano dagli attuali , considerati prevalentemente
mezzi di trasporto , volti all’efficienza più che all’eleganza ,
suggeriti dal computer e non dalla fantasia , desolatamente simili
nella forma .
Le auto sono uscite dalla loro sede ,
si sono immerse nel convulso traffico cittadino , ma si
distinguono dagli altri mezzi per l’armonia delle linee , per i
colori accesi e inducono le gente a guardare . Un traffico così
non è nella loro memoria , perciò si dirigono verso le alture ai
margini della città a cercare silenzi e spazi sereni ,
incrementano l’andatura , dispiegano i caratteristici rombi ,
esibiscono intero il fascino che le distingue . Una voce fuori
campo continua a tracciarne le lodi , illustra quanto merito
nell’affermazione dell’Alfa vada al motore bialbero . Ci sono in
Italia decine di migliaia di ammiratori delle Alfa d’epoca ,
tantissimi altri sono reperibili in ogni parte del mondo . La voce
si sofferma a spiegare le radici di tale passione.
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